Prosa e Poesia




La Poesia..

E’ un momento, un attimo, una manciata di minuti che possono riassumere una vita.
La poesia descrive, riassume, ingloba un universo che hai vissuto ma che ti manca..
e che ha lasciato un vuoto che devi a tutti i costi colmare con le parole,
che non bastano mai..

Le emozioni che si porta dietro, e dentro, sono solo schegge
che una volta entrate nella carne, non se ne vanno più via.
Il momento poetico è proprio quando ti manca la poesia, quando non vivi la poesia della vita,
ma dalla quale ne sei stregato perché sai cosa vuol dire Poesia.

Il poeta vive, soffre, ama, soffre un'altra volta, si isola,
poi si circonda di mille persone, a volte virtuali a volte fatte di carne a volte fatte di anima,
 poi si isola di nuovo ed osserva il mondo..
con gli occhi della poesia vissuta.

La poesia non ha metrica, il suo metro sono i fiumi di lacrime versate per partorirla
e i litri di sangue versati per lottare, tramutati in inchiostro per scrivere, ricomporre, ricreare..
È un contenitore di versi in cerca di un verso..
che solo chi la legge col cuore può cogliere.

La poesia è vissuta dal poeta, ma soprattutto da chi nutre il poeta,
ed il poeta scrive di tutti e per tutti,
anche se sembra un povero sfigato depresso
che crea strabilianti scritti autobiografici.

La via lattea si illumina di stelle, il mondo s'illumina di poesie,
 il poeta vive di fatti illuminanti,
un pò come lo scienziato e il giornalista,
con l'unica differenza che lui non fa audience né notizia

Non scopre nulla di che, se non quello che le persone semplicemente vivono
ma forse non sanno di vivere (non ne hanno consapevolezza),
oppure quello di cui non trovano le parole
o ancor peggio quello che non vogliono vivere, negandoselo.

Il poeta non è uno psicologo, non è un artista, né uno scrittore né un sensitivo,
ma solo un sensibile, non per forza romantico, che nel suo piccolo è collegato al mondo,
ma anche lui non sa quel che fa, e del perché lo fa !
L'unica cosa che sa, è che la sua mano và.. !

Bologna 24-10-2013



SOLITUDINE

Quant'è bella solitudine
protettiva e calda come una madre
accogliente m'hai avvolto
dov'io mi son riscoperto.

Sei tanto gelosa del mondo là fuori
che resto con te, altrimenti muori.
Compagna fedele, mio vaso
dov'io cresco, mi ascolto e riposo.

Siamo solo io e te ma ci cerchiamo
tra desiderati silenzi ed una voglia di umano.
Nella pace del buio sei un concerto in coro
dov'io mi cullo e ti coloro.

Bologna 21/06/15   M.M.


VOGLIA.. DI VIVERE

Perché giudicare grande il mondo..?
se con la fantasia lo circondo.
Occhi negli occhi di una persona importante..
Ricco di poesia, benestante!

Mi trovo a passeggiare con l’età..
Ci parlo e non risponde.. per la sua strada se ne và!
 Grande è.. la voglia di libertà,
potere amare.. all’ infinità.

La voglia.. di cogliere un fiore
Desiderio irrefrenabile di donarlo al proprio amore!
Correre, fin quando la voglia stessa non si stanca.
Sapere soddisfatto che niente mi manca.

Amare il freddo e il caldo, il bianco e il nero.
Essere ad ogni modo di me stesso fiero!
Sentire l’odore della natura fra le mani.
Voler perdere tutto.. pur di restare sani.

Voglia di godersi la vita, se anch’essa è d’accordo .
Rimanere per pochi forse.. ma un gran ricordo.
Essere partecipe, rendere la terra completa:
un pezzo di mosaico nella finestra del poeta.


07-09-00




CREDENZA 
(OLTRE IL LIMITE)

Cavalca l’onda più grande.
Prova a tuffarti nel profondo blu.
Dirigi l’orchestra e le bande
ma non dire che sei stato tu!

Consapevole delle tue capacità
non prendere il mondo come ti viene..
ma rispettoso e con umiltà,
mantieni la calma.. ti conviene.

Non sei tu il padrone del mondo,
uomo duro ma senza possesso.
Tutto hai, ma nulla è tuo in fondo.
Sei potente, solo per adesso.

Dai la gioia a chi non può averla..
Dondola il tuo istinto animale.
Basta poco una mano a tenerla,
stringerà.. ma non farà male!

Credi anche nel banale più assurdo
ma non perderti nei vicoli cechi.
Ascolta persino un povero sordo,
la tua mente alzerà i suoi echi !

..in un giorno solare d’inverno
          da cui tu, amerai in eterno …     
      

 20-10-03




IL MIO CAMMINO

Mano per mano con la mente, seguo sentieri..
Immancabilmente, un bagaglio di pensieri!
Un percorso.. strade che trovo..
Folte sterpaglie che muovo.

Autostrade, che non riportano indietro.
Dal mio passato, un trasparente vetro,
che illude di poter tornare..
Acqua sotto i ponti.. e son qui ad immaginare!

Un’arrampicata in montagna.. salite..
Rara collezione di ferite.
Scivolo su morbide colline.. discese..
Vita di ineffabili imprese.

Disegno sogni e desideri sul futuro.
Innalzo e butto giù qualsiasi muro.
Pezzi di puzzle, lungo da finire..
utili ad una mappa da costituire.

Il risveglio da un sogno che riassume realtà,
riordina le tappe, senza pietà,
plasmando la vita in una traiettoria,
scalfendo sul traguardo la scritta Gloria !

Avvezzi e quotidianità senza armonia..
Auspicati equilibri di pura follia..
prendono spazio.. e trovo forza per correre,
perché capisco d’essere: il sole che sta per sorgere !

12-06-00






BUONGIORNO


8:30 del mattino..
Il mio viso in penombra a strisce
Come un koala m’avvolgo al cuscino
ma sul mio occhio un fascio di luce finisce.

E’ il sole che col laser gioca
La sua luce per me è energia !
Dai miei occhi la giornata entra fioca
Le mie orecchie desiderano compagnia.

Accendo il caffè, la canzone del giorno..
Cerco il libro giusto
Ad occhi chiusi, fiuto il profumo del forno
per soddisfare anche il gusto.

9:30 flessioni sulle braccia
Studio.. faccio flessioni della mente
ma il fanciullino che è in me mi rinfaccia
che così felice non si sente.

Da quel capitolo che mi piace
esce la musa ispiratrice
Il fanciullino col pennello in mano, tace..
innanzi alla tela infinita senza cornice.

I colori prendono spazio, è un’alluvione !
implacabili, gonfiando le pareti
la casa è una mongolfiera in sospensione …
e il fanciullino dall’alto, vede un mondo senza reti !


14-08-2012



VITA MIA

                                                                       Candida è..
la tua mano su di me,
che calda mi veglia,
..se m’addormento mi sveglia.

Paziente quando..
travolgente come un tornado,
faccio chiasso scappando
e ritorno di rado.

Mi stimi nonostante
in me ci sia un narciso.
Me ne piacciono tante..
conquistate col sorriso !

Sei la mia ombra,
la mia coscienza.
In primavera colomba,
che vola, con ali o senza.

Grazie che mi accetti,
condividi la mia guida,
vagliando i miei difetti..
Tu non sei Giuda.

Per me ti consumi,
per me ti rinvigorisci.
Stai a tutti gli usi e costumi
e per quello gioisci !

Io sono il treno
e tu passeggero.
Ogni tanto freno
o accelero fiero !

Se la testa fuori metto,
diventi la mia giostra.
Tu paghi il biglietto
ma la responsabilità è la nostra.

Sei la mia preghiera..
..il giorno e la notte..
la mia lunga ringhiera..
..le carezze e le botte !


25-05-04



ETA', DOVE VAI?

Ogni anno, un abito nuovo
Da una veste all’ altra.. affannosamente mi muovo
Sono albero.. esprimo l’età attraverso gli anelli
D’ogni anno riservo attimi.. fuggenti ma belli !

Ogni ramo che scendo, il frutto è più maturo.
Chissà quale sarà l’innesto futuro ?!
..prodotto dal saggio albero, sul monte più alto
Lo spazio ci divide, il tempo fa un salto.

Ogni prezioso giorno guardandomi allo specchio
riflette un giovane spirito sempre meno vecchio .
Lo scorrere della vita compone una canzone
Il vagare dell’anima: un aquilone in sospensione

Qualche ruga e qualche pelo sul viso
rendono il volto deciso.. conciso.
L’estasi traghetta la coscienza.. e tocco il cielo con le dita.
E’ questo il passaggio ad una passeggiata infinita !

03-3-10


IL POETA SCHIZOFRENICO


Io non esisto
o non esiste l’intero contesto?
L’anima mia intrappolata,
forse rubata, mai più tornata?!

Mi contorco su me stesso,
rotolo cercando il giusto nesso..
ma la società sembra invisibile,
la vita incontrollabile !

Il mio potenziale oscurato,
preso a calci, umiliato.
Vivo nell’insieme,
ma la pazzia abita il mio seme.

Sussurra un uomo: guarda avanti ..
ma marchiati sono i mie passati, futuri e presenti !
Nessuno mi conosce
nelle régie strade inconsce.

Le loro cure appaiono ai miei occhi
magia nera o abili tarocchi.
Deludente organizzazione..
..che stupida versione !

Questo non è il mio posto
Fuggirei, ad ogni costo !
Nemmeno il mio momento..
..ostacoli in ammiccamento..

La genetica m’ ha creato;
il piccione viaggiatore, altrove lasciato!
Dolce madre mi mettesti al mondo,
ma un alieno richiamo mi trasporta nel profondo.

Gioia dipinta dalla fantasia..
Di marmo è costruita la follia.
Se dalla mia finestra guardo la terra,
ciò che scorgo è un’appassita serra.

Esistono gli eroi ma non i miti..
Nel loro nascere son già finiti.
Per Dio e la legge siamo tutti uguali,
ma da loro stessi provengono i mali.

Vita, seleziono dal tuo album i ricordi,
straccio le cause del perché mi mordi !
Stomaco mio sei a pezzi..
Mangi il mondo e lo disprezzi.

Ho un grido interrotto che non si rassegna..
La sala prove del matto lascia accesa l’insegna.
Gli occhi miei, opachi, ma hanno visto..
Le mani mie, ferite, ma hanno scritto..

La mia bocca non si è pronunciata
ma la mente non s’è riposata.
Braccia che vorrebbero cadere
Occhi, non poter vedere.

Piedi che camminano a vuoto,
sopra il filo dell’Archetipo ignoto
e le gambe mai stanche
non lasciano riposare le mie anche.

Cuore.. una volta eri entusiasta..
ora esausto.. dalla sofferenza che guasta.
Non mi lavo.. è uno sporco che non va via..
Non amo, l’Amore più non porta alchimia !


                                                                           06-02-04 







IL SOFFIO DELL’INCONSCIO

Veloce.. più veloce !
Ha fame il leone feroce.
Carica.. carica.. carica !!
Nulla mi rammarica.

Ma pecorella mi sento
di un gregge non redento.
Piccola candela accesa
ad un filo di lino appesa.

Fiamma che vivi nell’ Inconscio
scaldi e motivi l’ingenuo conscio.
Non sei un’illusione..
Sento l’eco dell’esplosione !

Ti scontri con tutti
dai santi ai farabutti
ma il pensiero mette una transenna,
 l’intuito sintonizza l’antenna.

Indiretto ma sincero.
Passato, non in bianco e nero.
Nascosto splendi,
se perdi ti riprendi.

Schietto senza esser brillo.
Non scappo.. stai tranquillo!
 Finalmente chiudo gli occhi..
e tu.. l’anima mi tocchi.

05-10-03




STRANO

Ognuno pensa..
d’essere strano.
C’è chi ha paura intensa
ad essere umano.

Cerchiamo sempre di capire
ma da capire non c’è niente.
E’ un romanzo da intuire
senza l’uso della lente .

Tutti si confrontano con tutti.
Pochi scavano a fondo..
..ma la realtà è davanti agli occhi.
E’ la mente che cambia il mondo!

Quella strana gente
che amiamo e odiamo, siamo noi.
Il vissuto del presente
sarà il nostro poi.

Le vaghe stranezze:
routine, quotidianità.
Le “debolezze”:
punto forte dell’umanità.

Esterno al mondo è l’essere strano,
potete crederlo o non farlo.
Agire che fa baccano..
Il mistero non puoi dominarlo!

Ciò che di strano c’è nell’Io,
lo si deve ammettere,
è una proiezione di Dio..
è il nostro nettare !

L’eccentrico lodo
per la sua schiettezza.
Dell’anima è il chiodo
la non stranezza !

Creativo.. non ordinario ma logico:
Spirito strano.
Poco filosofico
è cambiare invano .

Non ammetterlo
è la vera stranezza.
Intelligenza è crederlo,
              senza paura ma purezza.             
         
     02-04-04




ES

Condivido con te la mia instabile ed euforica gioia passeggera
e il mio dolore per la “sua” prevedibile assenza alla frontiera.
In una dimensione unilaterale.. ricevo la luce del tuo riflesso,
resistendo all’ egodistonico controsenso connesso.

Mi immergo con te in un mare da sogno..
ed è apnea senza tempo.. negli abissi sconosciuti che agogno,
dipinti da ambienti freddi e inesplorati,
nemmeno con la vagabonda fantasia, sfiorati.

Mi abbraccio a te non scorgendo le tue braccia..
ma le sento avvolgermi calorosamente come la bonaccia.
Non parli e giochi esperto a nascondino,
spuntando come una sorpresa: l’emozione di un bambino.

Parlo con te, nel premuroso analitico silenzio,
che minuzioso apre le porte.. e senza oppormi sentenzio,
trasportando di bocca in bocca la nostra verità,
resa voce da uno sguardo che mai esprime sazietà!

15-06-09




MASCHERA SMASCHERATA

Crearsi una maschera è utile.. efficace …
ma troverai chi te l’abbasserà .
Quell’ anima speciale la renderà fallace
Ti ha accettato nel mascheramento a metà.

Ti ha scrutato, spolverando gli angoli più intimi...
Ti ha capito.. abbassato lo scudo..
 come realmente sei .. persino i lati infimi.
Non dovrai più celare misteri.. sei nudo.

Ti sveglierai una mattina accanto a lei..
non ricordando per forza quel sogno rivelatore
Lascerai in pace i demoni e gli dei
Sul comodino, mai più maschere dall’ aspetto giudicatore !

anno 2009





LA BATTAGLIA INFINITA

Vitale è..
mettersi in contatto con sé.
Quel morboso legame, non temere,
che dal dolore fa tacere!

Sono i gridi eterni,
 i conflittuali stati interni.
Un percorso verso altrui scenari:
piccole barche in grandi mari.

Vittime ribelli in auto-difesa,
all’ ostacolo mai pronte alla resa.
 Lotte, ferite, lacune,
ma il fervido coraggio butta la fune.

Il vuoto è invaso dal pieno..
la barca alleggerita da un remo.
Ecco che si avvista terra ferma,
 il “nemico” ci dà conferma.

Spara a salve il pirata,
dà l’input d’attacco senza ritirata,
al restio equipaggio insicuro:
bambini in letargo prematuro.

A fine battaglia saluto il giorno,
il fantasma si dissolve.. e ne sogno il ritorno .

    26-10-10




                                                                        MIRAGGIO

In una vita passata
di un’ era dimenticata.
In una terra sconosciuta
dall’aria profumata .

In una strada rara
cercata e mai trovata.
La natura, ignara
della vita falsificata.

Ne resta il profumo..
la scia canterina..
dei sogni in fumo
nella notte ballerina.

Se il mondo fosse tondo..
la vita ..perfetta ..
Se è con lei che mi fondo
la voglio a me stretta !

Terra ! il mio nome non dirlo.
I tuoi cieli aprili.
Il cuore mio puoi riempirlo
se senti gli animi fragili .

Fatto e disfatto..
Fatto e rifatto..
Iniziato o non finito.
Goduto o non gradito.

C’è sempre una prima volta
e di prime.. ne son passate.
L’erba marcia va tolta..
Solo allora.. le rose saranno rinate .   

   08-10-04




SESSO AMANTE

È sufficiente un sospiro per far volare il mio corpo.
Và e torna da me, centrifuga ed apparente, la pulsione
che all’ora di punta si consuma e si scioglie
fra le lenzuola stropicciate di un letto sempre più solo,
dentro un lago di lacrime, che non riesci più a versare.
Riempie il salvadanaio di economiche fantasie..
Riempie il sonno, quando il sogno se n’è andato.

Non basta annegare per soffocare l’anima.
Un tumulto, centripeto e ridondante, il sentimento,
sveglio e vivido all’inaspettato tramonto,
dolce seppur nel veleno s’è immerso.
Fatto di silenzi speranzosi che bruciano logici pensieri
in un focolare che rimbomba fuochi d’artificio .
Inonda la stanza dei desideri e acceca il nero del tuo cielo.

03/11/11




Verde speranza

Vedo verde dove il sole batte forte
e scivolo.. sono accecato.
Sbatto contro tutte le tue porte,
ma nel pugno.. resta un narciso innamorato.

Nel mio petto rimbombano tamburi
di un concerto a me ignoto..
Alta è la musica, tremano i muri,
ma sulla parete.. resta appesa la tua foto.

19-05-11




TI SONO VICINO.. IMMENSO


Non ha senso riempire un foglio
finché il foglio non ti conosce..
Diffidente del mare è lo scoglio,
come un figlio che ti disconosce..

La creatività vuol parlare..
Mentre pensi la penna scappa..!
Un bambino che vuole imparare
per raggiungere la prossima tappa.

Tanto spazio intorno a me
come un grande quadro,
grazie al quale indago il Sé..
La vita ha un tempo: il suo ladro.

Equipaggia il tuo spirito,
e armeggia i tuoi sensi.
Ti confondi nel mito,
ma incontri gli immensi..

Forsennata voglia di uno stimolo
fra gli infiniti dettagli.
Nulla è frivolo
se fai tesoro degli sbagli.

Ti ascolto.. e penso..
Non ragiono sul presente.
Non avrebbe senso
immaginare una dimensione assente.

Non siamo nati per crescere.
Questo corpo non è nostro.
L’anima è il nettare..
traslata in inchiostro !

17-08-07




ARTISTA DEL PROPRIO DESTINO


Mentre mi volto,
le gambe camminano,
gli occhi si spalancano,
la mente progetta.

Credo sempre in me stesso..
 sempre in modo diverso..
ma cedo ancora come un bimbo
al battito d’ali di una farfalla..

Stento a credere
che esista una fine
a qualcosa che non si può costruire
 ma nel quale vivo.

Perpetua è quell’ opera
che sia ben venuta o mal finita !
Sempre opera è..
e artista sono del mio destino.

Colori trovati per caso
assegnati senza giusta destinazione.. !
Il soggetto è ciò che vivo,
l’oggetto sono Io.

Quel che sento
è un vento gelido
che scalda i sensi..
fa volare il mare.

Mentre son solo..
qualcuno mi parla e..
della voce resta l’eco..
che mi fa da compagnia.

Diretto verso un viaggio misterioso
che la vita ha riservato,
da gestire e da inventare.
Creo nel vuoto di un nuovo giorno.

Segreti e aspettative da svelare senza fretta,
provandone l’aroma,
sorseggiandone il succo:
spremuta di me.

Le gambe camminano non sapendo che..
quella strada già la percorsi,
ma diverso
era l’animo con cui l’affrontai …!

17-02-08



PAGINE BIANCHE


Scrivo sul nulla..
un flusso che sgorga.
Cade il bicchiere..
  e le parole macchiano
la vergine tovaglia.

Pagine e pagine..
in bianco e nero
come i miei ricordi,
che sfuggono al mio richiamo
e rincasano su fogli sempre più gialli.

Scrivo l’inizio
di ciò che è finito.
La fine di ciò che è iniziato
 non trova spazio..
Avanti.. un carro carnevalesco!

Il silenzio fa pausa
tra un’idea e l’azione..
nell’arco di una indifesa emozione
 travolta dal sovrapporsi della malinconia
che non lascia mai soli.

Libero.. e la mia penna delego..
c’è una riunione con le mie impressioni.
Occupano e invadono la pagina
ma non conoscono la gomma..
Hanno già impregnato il foglio.

Laghi assorbiti
 da una voglia insaziabile
di nutrirsi e dissetarsi senza limiti di tempo..
Ed ecco che il passato si riempie
come acqua nelle nuvole.

Piovono gocce di memoria,
ma non si scagliano al suolo.
 Bagnano i miei capelli,
tornando nella mia mente
ancorate all’umile desiderio di tornare libere.

E mentre riapro le palpebre
dopo un breve sogno,
i miei occhi
scorgono pagine bianche..

07-05-09



LE FACCE DEL RUMORE


Avverto la sua ennesima voce
entrare in un silenzio assonnato.
Faccio scorrere l’attenzione veloce
per timore d’averlo svegliato.

Rumore lieve come battito del cuore,
vibrante attraverso una mano
che perpetua nei petali di un fiore
giunto a destinazione sano.

Travestito da utile indizio
ama essere ascoltato.
Talvolta al limite,mai di un precipizio
si tramuta in un brusio velato.

Frustrato dal silenzio.. che tace
si finge musica.
Si crede sagace
indossando una falsa tunica !

02-01-09




                                                                 I colori di un sogno


Passami un sanguigno rosso
L’idillio.. il cuore m’ha scosso!
Ora, golosamente, tanto rosa
Lei per me, poetica e nuda, posa ..

Oh si,un luminoso tocco di giallo
per i suoi capelli color corallo.
Come madre natura, un bel verde..
Nel fascino, il mio timido sguardo si perde

Come il suo rossetto.. un luccicante arancione.
I suoi bisbigli, per me, uno striscione!
Per le due stelle che guardano.. il celeste.
 Abbracciati, ignari delle tempeste!

Su ..! Adesso passami la tela
Stasera l’amore .. per me si svela !
Mi serve ora soltanto il pennello..
per poter colorare.. il sogno più bello !


05-10-03





Domenica


La neve qui non manca, 
ma la si gode da lontano.. 
ove la vista mia s'affranca
e il respiro tocca con mano.

M'allieta goder d'un bel tramonto
dalla rotonda che s'affaccia
su codesto mar che non fa sconto
all' espressioni della mia faccia.

Così incornicio tal Domenica
sospirando bei pensieri
che dan vita alla scrittura scenica
di una natura senza cantieri !


28-12-2014


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