Conferenza e mostra
Immagine e parola nel percorso individuativo e creativo
Conferenza e mostra
Dalla psicologia junghiana alla psicoterapia creativa.
Dal terapeuta all'artista che è in te.
Mostra collettiva
Romagna e dintorni
L’ARTE NON HA SPAZIO NE’ TEMPO
Accompagnando le
poesie ai dipinti, ho messo in luce il mio percorso interiore ed artistico,
individuale ma allo stesso tempo collettivo, dal momento che un’opera non
appartiene mai soltanto a chi la crea, ma anche a chi lo circonda e a chi lo ha
preceduto, influenzandolo o ispirandolo, stimolandolo o provocandolo. Lo scopo
della mostra e del libro è mostrare come immagine e parola, seppur strumenti
diversi di espressione, nascano dalle medesime fonti di emozioni e sentimenti,
e percorrano strade che giungono alla solita meta, completandosi e
riconciliandosi, sfociando nel solito mare di colori e dando voce ad un’unica
opera: l’esperienza di vita dell’artista.
L’opera d’arte ha un fine, se pur sottile e talvolta
indecifrato, ma non una fine, sia perché l’artista sa quando la inizia ma non
sa quando la finirà, sia perché l’arte è infinita, immortale come la sua anima
che sopravvive in eterno attraversando culture ed epoche. Per questo l’artista
sente di aver prodotto qualcosa che perpetuerà nel tempo, superando il tempo
stesso. Al tempo stesso l’opera d’arte è senza spazio, perché troppo vasto è
ciò che cattura l’attenzione del pittore e grande è la sua immaginazione. La
cornice è stata inventata apposta per delimitare una dimensione troppo immensa
ma che grazie alla capacità di sintesi del pittore, è stata immortalata. Ecco,
immortalata !
Matteo Marino 2014
STUDIO/LABORATORIO di Massa Carrara
“ L’opera d’arte è la sintesi di un’altra opera: la nostra vita”. M. M.
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La pittura, come ogni altra espressione artistica e creativa (la poesia, il canto, la musica, la danza ecc..) rappresenta un modo per dare forma ai propri stati interiori, che muovendosi dall'interno, si elaborano ed amalgamano, proiettando fuori una parte di sé. Questa parte di sé, che viene imprescindibilmente stimolata dal contatto con la vita esteriore, si va ad aggiungere, ed auspicabilmente integrare, con il mondo fisico e sociale circostante, continuando a creare un rapporto interattivo con esso.
Quando questo rapporto, a priori, è basato su una comunicazione ed una relazione, allora si va ad instaurare un'armonia ed un legame dialettico con le persone che abitano questo mondo.
Il "problema", nasce quando l'opera partorita collide con la società che lo ospita, e questo perché la visione dell'artista è inconciliabile con la visione di chi vive e vede la società in modo diverso.
Si, perché l'opera artistica è frutto dei vissuti dell'artista nei confronti della società e dell'epoca in cui vive. Questo ed altri argomenti li tratto in modo esplicativo nel mio articolo "L'Arte: frutto dell'Anima. I colori dell'Anima in una Alchimia creativa"
scaricabile dal mio sito personale www.psicoterapiacreativa.it alla sezione "Articoli e pubblicazioni"
o acquistando l'intera rivista nel sito dell'editore:
Com'è naturale che sia, siamo talmente tanti che sarebbe un'utopia (ed una noia), un mondo senza conflitti. Ognuno ha bisogni e idee differenti. Allo stesso tempo ciò che può essere bello ed utile ad una persona, può risultare brutto e inutile ad un altro. Ogni giorno nasce qualcuno che prima o poi vorrà apportare le sue idee al mondo, proporre e porre sul piatto comune una sua illuminazione, intuizione, punto di vista, progetto o prodotto/creazione, e questo risulta positivo quando tutti possono usufruire e godere di tale originalità (vedi le scoperte scientifiche e la creazione dei vari stili e filoni artistici), o quando questo "prodotto" dona valore aggiunto senza nuocere il prossimo.
L'opera artistica può piacere come non piacere, ma è proprio in quella peculiare sensazione che si cela il significato del quadro, nonché i misteri e il senso del "quadro storico/sociale collettivo" nel quale l'opera si è inserita.
Se arte è comunicazione, ovvero scambio reciproco di messaggi, dovrebbe presupporre, da parte del mittente (l'artista), un'accettazione di critica proveniente da chi percepisce un determinato messaggio (il pubblico). Quando qualcuno si sveglia la mattina e vuole imporre agli altri i suoi pensieri, senza entrare in sintonia col prossimo né tentare di creare un punto di contatto, questa a mio avviso chiamasi protesta, non arte. Ciò non toglie che chiunque possa aprirsi un laboratorio, produrre ciò che gli piace e rinchiudersi in una sorta di auto-elogio, ma questo è l'esempio più sbagliato di come vivere il proprio estro.
Ognuno, può illuminare l'artista sui suoi stessi quadri (o poesie ecc..), perché se il quadro stesso fa parte dell'interazione tra pittore e mondo, chiunque abiti il mondo ha diritto di dire la sua. Da questo dialogo parte l'interazione con l'altro, la condivisione di idee, la crescita reciproca e il continuo "scambio tra dentro e fuori".
Se di dipinti stiamo parlando, è automatico che ci riferiamo alle immagini, quindi alle rappresentazioni che l'artista ha dentro di sé, alla sua immaginazione e fantasie.
Ecco, il rapporto tra psicoterapeuta e paziente è uno scambio di parole, ma soprattutto di immagini, sensazioni ed emozioni, è come se nello studio ci fossero i due cervelli seduti sulle poltrone, e a parlare fossero le immagini. Immagini, quindi, che ognuno proietta sull'altro. Da questa interazione, nasce la conoscenza reciproca e la comprensione delle relative "visioni".
Ogni immagine, parla di sé e comunica, ed essendo figlia dell' immaginazione, è autentica in quanto nasce dalla propria visione inconscia. Comunicare per immagini è un modo per non parlare, per questo la razionalità per quanto allenata, non potrà mai spiegare del tutto, e nemmeno dovrebbe, una immagine. Comunicare per immagini è come raccontare i propri sogni, che per essere comprese/i vanno osservate/i ed analizzate/i nel loro evolversi e susseguirsi, nell'arco di una serie.
Esiste la parola ed esistono le immagini, entrambi utili strumenti della conoscenza della psiche umana, psiche che comprende una parte conscia ed una parte inconscia.
L' immagine, altro non è che un sogno ad occhi aperti.
Il quadro è il prodotto di questo fantasticare, del dialogo fra conscio e inconscio risultante in una rappresentazione concreta.
La critica d'arte è una razionalizzazione, un tentativo di riportare l'opera su un piano di realtà condivisa, per contestualizzarla e richiamarla a casa, dov'è nata.
Alcuni dei miei seguenti dipinti sono personalizzate riproduzioni di immagini, foto o tele che durante il mio girovagare mi hanno colpito, e nelle quali ho in parte identificato situazioni, ricordi, personaggi, luoghi o argomenti che ritengo degni di nota ai fini di un lavoro di studio e ricerca.
L'emozione di un Clown
2010
Virilità di Narciso
2011
2011
Sogno rincorso
2010
La tavola degli Archetipi
(l'originale è "Natura morta" di Maiolo Giuseppe) 2011
Istinto
(l'originale è "La tigre" di Franz Marc) 2013
Aria di saluti
2011
Anima e Animus
(conjunctio)
2013
2013
La ferita di Cupido
2011
Geisha occidentale
Settembre 2012
Libido
(sesso amante)
Giugno 2010
Giugno 2010
C.G. Jung
2011
I Re della savana
Gennaio 2010
Il toro e il torero
2010
Ombra
2011
La maschera di Joker
2014
Case di campagna
2008
Rosso Veliero
(Matrioska creata a S.Pietroburgo)
2011
L'Io riflesso
2009
(l'originale è "Argenteuil" di Monet)
FantaBologna
(trascendenza)
2014
Il fuoco della conoscenza
2014
Borgo del Ponte
2014
(l'originale è Paesaggio e chiese "Nuova Gerusalemme" di Aristarkh Vasilievich Lentulov)
Ri-nascita
2014
Richiamo
2014
Occhi
Ottobre 2014
Pierrot sognante
Settembre 2015
Settembre 2015
Viaggio nel sogno
2015
Neve e notte
Aprile 2015
(l'originale è Quadro coi fiocchi di Salvo, 2010)
Autoritratto
Dicembre 2015
Sole, cielo e mare
(sassi di mare su legno) Agosto 2015
Leo
Marzo 2016
Maestra d'orchestra
Maggio 2016
(collezione privata)
Lorena
Febbraio 2017
L'illuminazione di Hesse
Settembre 2017
(Copertina del libro Hermann Hesse e il mito di sè. L'uomo creativo che viveva con gli archetipi. Matteo Marino. Moretti&Vitali, 2017 )
Piazza Maggiore innevata
Novembre 2017
Nella Psiche
Marzo 2019
Anima africana
(mosaico con sassi di mare)
Agosto 2019
Ghiandaia marina pettolilla
(matite e pastelli a cera)
2019
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